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Coronavirus, ok per i test antigenici rapidi di ultima generazione

Il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Giovanni Rezza, ha firmato la circolare 'Aggiornamento della definizione di caso Covid-19 e strategie di testing' che ammette l'impiego dei test antigenici rapidi di ultima generazione nella definizione del caso Covid, in linea con ''l’evoluzione della situazione epidemiologica, le nuove evidenze scientifiche e le indicazioni pubblicate dal Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie''.

''Questi test - si legge nel provvedimento - sembrano mostrare risultati sovrapponibili ai saggi di Rt-Pcr, specie se utilizzati entro la prima settimana di infezione, e sulla base dei dati al momento disponibili risultano essere una valida alternativa alla Rt-Pcr. Qualora le condizioni cliniche del paziente mostrino delle discordanze con il test di ultima generazione la Rt-Pcr rimane comunque il gold standard per la conferma di Covid-19''.

Inoltre con il provvedimento il Ministero della Salute introduce ''l'obbligo di tracciabilità di tutti i test nei sistemi informativi regionali''. ''Gli esiti dei test antigenici rapidi o dei test Rt-Pcr, anche se effettuati da laboratori, strutture e professionisti privati accreditati dalle Regioni devono essere inseriti nel sistema informativo regionale di riferimento'', si sottolinea nella circolare.

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