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Alcol e coronavirus, impennata consumo tra giovani a casa

"Durante il lockdown abbiamo notato un sensibile aumento del consumo di alcol tra gli adolescenti. I ragazzi organizzano questi 'aperitivi digitali' consumando gli alcolici che trovano in casa o che comprano con la scusa di andare a fare la spesa per la famiglia. Abbiamo quindi registrato una netta impennata di chiamate con richieste di aiuto da parte dei genitori per situazioni di ebbrezza grave, patologica, con rischi di intossicazione da alcol". 

A raccontare le nuove frontiere del consumo di alcol e sostanze stupefacenti tra i ragazzi e' Francesca Picone, responsabile del Sert di Montelepre in provincia di Palermo. Prima della pandemia e delle restrizioni, chiarisce la psichiatra, "quando i ragazzi avevano la possibilita' di uscire, il consumo di alcolici era limitato al budget della paghetta. Ora, invece, la bottiglia e' tutta a disposizione". Riguardo all'andamento del consumo delle sostanze stupefacenti durante l'ultimo anno, l'esperta di dipendenze spiega che "a fronte delle aspettative che il mercato clandestino potesse fermarsi a causa delle restrizioni, i dati ci dicono che non e' stato affatto cosi' e che si e' semplicemente riorganizzato con modalita' disparate: dall'ordine online al rifornimento porta a porta", conclude.

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